Il tecnico portoghese alle prese con una squadra che subisce gol nei primi minuti: “Dobbiamo cambiare mentalità”
I numeri sono impietosi e descrivono una squadra fragile in partenza. Il Milan versione 2025 ha sviluppato un’abitudine preoccupante: subire gol nei primi minuti di gioco. Da inizio anno, i rossoneri sono andati in svantaggio ben dieci volte, con otto reti incassate nei primi dieci minuti di partita. Una statistica che, come sottolineato dagli analisti, va ben oltre la semplice coincidenza.
Un catalogo di errori che pesa sulla classifica
Il momento difficile della formazione milanese è evidenziato anche dalle quattro trasferte consecutive con almeno due gol al passivo. Errori che Sergio Conceiçao ha definito senza mezzi termini “da scuola calcio” dopo il deludente pareggio interno contro la Fiorentina.
Il nono posto attuale rappresenta un fallimento per un club con le ambizioni del Milan. Con un solo punto conquistato nelle ultime due giornate, i rossoneri guardano al secondo round di Coppa Italia contro l’Inter come a una possibile ancora di salvezza per una stagione sempre più complicata.
La situazione ricorda altri momenti difficili nella storia del calcio italiano, come raccontato nell’interessante articolo sulle rimonte storiche nelle serie minori, dove le difficoltà iniziali hanno spesso preceduto grandi risalite.
La filosofia di Conceiçao: solidità e concentrazione dall’inizio
Il tecnico portoghese ha le idee chiare su cosa serva per invertire la rotta: “Dobbiamo avere mentalità e atteggiamento giusti dall’inizio, dobbiamo capire che le partite si vincono dal primo minuto. Ne abbiamo parlato, purtroppo non è una novità, e poi a volte è difficile vincere in rimonta”.
La visione tattica di Conceiçao privilegia nettamente la solidità difensiva: “A me non piacciono le partite con tanti gol, vuol dire che ci sono cose che non vanno. Preferisco vincere uno a zero ed essere solidi”. Un approccio che riflette la sua formazione calcistica e che sta cercando di trasmettere a una squadra troppo permeabile.
Gli allenamenti settimanali sono stati intensi e mirati a correggere proprio queste lacune: “Stiamo lavorando per entrare forte in partita, e anche su altre situazioni come le uscite e la costruzione dal basso a partire dal portiere. Comunque abbiamo fatto una buona settimana, ho buone sensazioni”.
Il caso Maignan e le assenze per Udine
La trasferta al Bluenergy Stadium porta con sé un’ulteriore preoccupazione: l’accoglienza che i tifosi friulani riserveranno a Mike Maignan. Conceiçao ha affrontato la questione con pragmatismo: “Mike deve concentrarsi sulla partita, non siamo preoccupati e nemmeno lui lo è, deve pensare a giocare. Se ci saranno episodi da segnalare, ci penseranno le autorità competenti”.
Sul fronte delle disponibilità, il tecnico ha annunciato l’assenza di Gimenez, non convocato e sostituito dal giovane Camarda. Situazione delicata anche per Florenzi: “Va gestito col bilancino anche perché non si allena tutti i giorni. Spero che col passare del tempo entri maggiormente in condizione e possa aiutarci”.
Per chi vuole analizzare l’impatto delle assenze e delle statistiche sulle probabilità di vittoria rossonera, visita questo sito dove troverai dati dettagliati sui precedenti di Udine-Milan e sulle difficoltà delle squadre nei primi minuti di gioco.
Nessuna rivoluzione tattica in vista
Nonostante le difficoltà, Conceiçao ha escluso cambiamenti radicali nell’assetto tattico. Il 4-4-2 ipotizzato da alcuni media non verrà adottato: “Non siamo ancora squadra per giocare col 4-4-2, non siamo ancora equilibrati e solidi. Rafa attacca molto, Theo anche… Non è che con due punte sei più offensivo”.
La formula per la trasferta di Udine sarà quella collaudata, con una sola punta e la consueta staffetta in corso d’opera: “Jovic non ha giocato molto a causa degli infortuni, ma con me i minuti li ha avuti e ha fatto lavoro specifico dentro e fuori dal campo”.
Il tecnico portoghese ha anche voluto sottolineare l’attaccamento al centro sportivo di Milanello, definito “la nostra casa perché noi viviamo qui”, pur segnalando come “questa settimana siano successi un paio di episodi che non sono stati sotto controllo”.
Conceiçao preferisce non guardare la classifica (“Dobbiamo migliorarci ogni giorno, pensando partita per partita”) né fare ipotesi sul passato (“Non so dove sarebbe ora il Milan se io fossi arrivato a inizio stagione”). La concentrazione è tutta sulla prossima sfida, dove i rossoneri cercheranno finalmente di invertire la tendenza a partire male, una cattiva abitudine che sta compromettendo una stagione già complicata.