Il talento turco trascina i bianconeri dopo un primo tempo opaco
La magia di un ventenne dal sorriso contagioso ha scaldato l’Allianz Stadium in una serata che rischiava di complicarsi. Kenan Yildiz si è confermato l’arma in più della Juventus di Tudor, prendendo per mano i compagni dopo 45 minuti di gioco spento e regalando due assist che hanno trasformato una prestazione grigia in una vittoria convincente. Il 2-0 sul Parma regala ai bianconeri una partenza dolce in campionato, con i nuovi acquisti già protagonisti e persino lo “scomunicato” Vlahovic a segno nel finale.
Primo tempo: bianconeri in difficoltà contro il muro ducale
La Juventus dell’esordio ha mostrato due volti completamente opposti nei due tempi. Nei primi 45 minuti la squadra è apparsa lenta, prevedibile, incapace di penetrare il fitto sistema difensivo orchestrato da Cuesta, che ha schierato il Parma con un 3-5-1-1 trasformatosi in un autentico 5-4-1 in fase di non possesso. Tudor ha provato a sorprendere gli avversari schierando Kalulu sulla corsia destra, forse non fidandosi ancora del nuovo acquisto Joao Mario, ma la manovra è risultata elaborata e priva di spunti.
Nonostante gli sforzi di Conceicao e Yildiz, la muraglia gialloblù ha retto senza particolari affanni, concedendo un solo vero sussulto: un colpo di testa dello stesso portoghese, abile a inserirsi in area su un cross di Thuram, neutralizzato da un attento Suzuki. Il tecnico bianconero ha mostrato segni di frustrazione a bordocampo, rimediando anche un cartellino giallo, mentre il suo collega Cuesta applaudiva i propri giocatori per la disciplina tattica mostrata.
La svolta nella ripresa: Bremer salva, Yildiz inventa
Il secondo tempo si è aperto con un episodio che ha cambiato l’inerzia della partita. Gleison Bremer, tornato titolare a 326 giorni dall’infortunio di Lipsia, ha compiuto un intervento provvidenziale su Pellegrino, salvando un gol già fatto e scuotendo i compagni dal torpore. Lo scampato pericolo ha agito come una scarica elettrica per i bianconeri, che hanno alzato ritmo e intensità.
Tudor ha quindi inserito Joao Mario e Koopmeiners per dare nuova linfa alla manovra, ma è stato Yildiz a prendersi la scena con una giocata illuminante: un dribbling secco su Keita seguito da un cross delizioso che Timothy David, il nuovo centravanti, ha trasformato in oro con una deviazione di esterno destino sul palo lontano, anticipando Circati. Un gol che ha permesso all’americano di presentarsi nel migliore dei modi ai suoi nuovi tifosi.
Il Parma, schiacciato nella propria metà campo e privo di energie per reagire, ha subito il controllo totale dei padroni di casa. A dimostrare la volontà di non lasciare indietro nessuno, Tudor ha mandato in campo anche Nico Gonzalez e Dusan Vlahovic negli ultimi dieci minuti, con quest’ultimo protagonista inaspettato del finale.
Il sigillo di Vlahovic e un futuro da decifrare
Proprio quando la partita sembrava indirizzata, l’espulsione di Cambiaso per un ingenuo fallo di reazione ha rischiato di complicare il finale. Ma è bastato un lampo per cancellare ogni preoccupazione: Yildiz, ancora lui, ha orchestrato l’azione e servito Vlahovic che ha siglato il definitivo 2-0, trasformando i timidi fischi ricevuti al momento dell’ingresso in campo in un boato liberatorio.
Una rete che probabilmente non cambierà il destino del serbo, considerato in uscita, ma che potrebbe aiutarlo a ricucire il rapporto con i tifosi. La Juventus ha così conquistato tre punti preziosi contro la squadra che, ironia della sorte, aveva inflitto a Tudor l’unica sconfitta del suo precedente ciclo in bianconero, lo scorso aprile al Tardini.
Una dolce ripartenza verso un futuro ancora da decifrare, in attesa degli ultimi movimenti di mercato che potrebbero modificare ulteriormente il volto della squadra nelle ultime frenetiche giornate di trattative. Per gli appassionati che vogliono seguire tutte le statistiche e le quote aggiornate su questo campionato appena iniziato, https://1xbit.it.com/ offre analisi dettagliate e informazioni in tempo reale.
La vittoria della Juventus ricorda come spesso, anche nelle categorie inferiori, le partite possano essere decise da momenti di qualità individuali, un fenomeno che accomuna il calcio di alto livello con quello delle serie minori, dove la differenza tra successo e sconfitta si gioca frequentemente sui dettagli e sulle giocate dei singoli talenti, proprio come accaduto con Yildiz all’Allianz Stadium.