Torniamo a parlare di giochi elettronici con una notizia importante

In questo articolo torniamo a parlare di giochi online e giochi elettronici che nella veste sportiva vogliono essere inclusi anche in gare olimpiche, proprio come le cosiddette discipline sportive mind, ovvero dove è richiesta molta concentrazione come gli scacchi, la dama o il bridge.

I Giochi Olimpici Esports: un passo importante con la prima edizione

Nel 2027, Riyadh, la capitale dell’Arabia Saudita, ospiterà la prima edizione dei Giochi Olimpici Esports. Questo storico annuncio, fatto dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO), segna una svolta significativa nel mondo degli sport elettronici (inclusi nelle quote di www.myempire.it.com). Con l’introduzione degli Esports ai Giochi Olimpici, l’intersezione tra il mondo digitale e quello fisico dello sport raggiunge una nuova dimensione.

L’idea di includere gli Esports tra le discipline olimpiche è stata maturata dal CIO già nel 2024, quando durante una sessione storica è stato deciso di avviare il progetto. Il Comitato Olimpico sta collaborando con il Comitato Olimpico e Paralimpico Saudita (SOPC), oltre alla Esports World Cup Foundation (EWCF), per creare una manifestazione che non solo unisce il mondo degli Esports con quello sportivo, ma che darà ai giocatori e alle squadre di tutto il mondo una piattaforma per competere su un palcoscenico globale.

Riyadh è pronta a diventare il centro nevralgico dell’innovazione e della competizione in questo nuovo capitolo della storia olimpica. La città ha già mostrato un impegno significativo nell’organizzare eventi internazionali di grande portata, tra cui competizioni di motori, calcio, tennis e golf. Questo nuovo progetto non è solo un’opportunità per gli Esports, ma anche per l’Arabia Saudita di consolidarsi come una potenza sportiva internazionale.

Il supporto della comunità Esports

La EWCF, che diventa partner fondatore degli Olympic Esports Games, apporterà la sua esperienza nell’organizzazione di tornei e nella creazione di strutture competitive. Grazie alla sua esperienza nella selezione dei giochi e nel coinvolgimento dell’ecosistema globale, la EWCF contribuirà a sviluppare questo nuovo capitolo delle Olimpiadi. Le prime competizioni olimpiche inizieranno già quest’anno, preparando i giocatori e le squadre per il grande evento del 2027.

L’obiettivo del CIO e della EWCF è quello di rendere i Giochi Olimpici Esports un evento che vada oltre la competizione, promuovendo valori di integrità, fair play e sostenibilità, come è successo in passato con gli sport tradizionali. Con la crescita del settore degli Esports e l’espansione della sua popolarità tra i giovani, l’inclusione di questi giochi nelle Olimpiadi non potrebbe arrivare in un momento migliore.

Un’Arabia Saudita sempre più sportiva

L’Arabia Saudita sta investendo enormemente nella crescita del settore sportivo. Negli ultimi anni, il paese ha ospitato oltre 100 eventi internazionali, includendo sport tradizionali e Esports, con una crescente partecipazione della popolazione, che oggi si avvicina al 50%. Con il sostegno della monarchia saudita, che ha messo in atto piani ambiziosi per sviluppare infrastrutture sportive e promuovere l’inclusione sociale, Riyadh è pronta ad accogliere il mondo per questo evento che segnerà un momento storico nella fusione tra sport digitale e tradizionale.

Poker come sport olimpico? La discussione continua

Alcuni sostengono che il poker, con la sua componente strategica e mentale, dovrebbe essere considerato uno sport, proprio come gli scacchi e il bridge, che sono già riconosciuti come sport mentali alle Olimpiadi. L’aspetto mentale, la resistenza fisica durante maratone di gioco e la capacità di prendere decisioni rapide sotto pressione sono elementi che fanno del poker una disciplina molto più complessa di un semplice gioco d’azzardo.

Altri, invece, sottolineano l’aspetto della fortuna come un ostacolo alla sua legittimazione come sport olimpico, poiché l’esito di una mano dipende in parte dal caso. Tuttavia, coloro che sostengono l’inclusione del poker nelle Olimpiadi argomentano che, sebbene la fortuna giochi un ruolo, la capacità di un giocatore di prendere decisioni informate e strategiche è ciò che distingue un campione dal principiante. Inoltre, eventi come le World Series of Poker (WSOP) a Las Vegas, dove i tornei durano giorni e richiedono una straordinaria resistenza mentale, sono la prova che il poker ha tutti i requisiti per essere considerato uno sport.

La Prospettiva di Los Angeles 2028

Mentre la discussione è ancora aperta, non è improbabile che il poker faccia il suo ingresso nei Giochi Olimpici, ma probabilmente non accadrà a Los Angeles nel 2028. Tuttavia, l’edizione del 2032 a Brisbane potrebbe essere il palcoscenico ideale per il poker come sport olimpico. Il futuro del poker nelle Olimpiadi sembra promettente, ma molto dipenderà dalla capacità di evolversi e di adattarsi ai cambiamenti richiesti per essere incluso tra gli sport riconosciuti a livello mondiale.

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