Che cosa succede con il fisco se si vincono dei soldi?

Il fisco sa benissimo che agli italiani piace giocare e molti fortunati vincono nei giochi, con le lotterie o le scommesse sportive. Sono altre entrate e la legislazione ha creato delle leggi e delle pratiche di riscossione tutte per loro. Bisogna considerare due casi, le entrate derivanti da vincite con realtà italiane ad esempio Snai, le vincite derivanti da bookmakers stranieri.

Nel primo caso, i soldi che riceverete per la vincita hanno già il tributo applicato e sottratto per effetto di ritenuta d’acconto o meglio ancora ritenuta alla fonte. In pratica, è Snai, Lotteria Italiana, Lottomatica a consegnare a voi la somma di denaro netta, allo Stato la parte di tasse che voi dovreste versare.

La nota specifica dell’Agenzia delle entrate

Nella scheda informativa sui pagamenti con versamento F24 troviamo la voce ritenute su redditi diversi/Premi e vincite. Spiega chiaramente cosa succede al giocatore e a chi offre la possibilità di giocare, i loro obblighi fiscali e gli strumenti che devono usare.

Premi e vincite si legge chiaramente sono soggetti ad una ritenuta alla fonte a titolo d’imposta con facoltà di rivalsa. Significa, che il soggetto che ci deve sostituire nel pagamento della tassa è obbligato a questo compito. Per premi e vincite l’Agenzia delle entrate indica queste riscossioni:

  • premi derivanti da operazioni a premio assegnati a soggetti per i quali assumo rilevanza reddituale;
  • altri premi diversi da quelli su titoli obbligazionari e potrebbero rientrare anche le riscossioni da bookmakers o casinò online come www.jackmillion.info che ricorda in termini e condizioni che ” Il pagamento di imposte, tasse, prelievi fiscali o spese applicabili alle vostre vincite costituisce, ai sensi di qualunque legge vigente, esclusiva responsabilità dell’utente.”
  • Concludiamo con le vincite derivanti da estrazioni, giochi di abilità, concorsi a premio, pronostici e scommesse corrisposti dallo Stato, da persone giuridiche pubbliche o private, in genere da sostituti di imposta.

Valori e modalità di pagamento dei tributi applicati sui giochi

La riscossione sulle vincite di gioco è stato tema di attualità in questi anni di crisi economica e di contrasto alla dipendenza di molti giocatori. L’Agenzia delle Entrate da dei valori e delle percentuali precise, ricordando che premi e vincite potrebbero essere integrate nel reddito di lavoro dipendente.

Fino a 25,82 euro non applica la ritenuta alla fonte sul valore complessivo dei premi. Se il valore è superiore l’importo sarà assoggettato interamente alla ritenuta salvo se il premio concorre a formare il reddito da lavoro dipendente. Ecco l’aliquota percentuale che si applica.

  • 10% su premi delle lotterie, tombole, pesche o banchi di beneficenza autorizzati a favore di enti e comitati di beneficenza;
  • 6% sulla parte della vincita che eccede i 500 euro su premi e lotterie, questa percentuale si definisce prelievo addizionale;
  • 20% su premi dei giochi svolti in occasione di spettacoli radio-televisivi, competizioni sportive o manifestazioni di qualsiasi altro genere nei quali i partecipanti si sottopongono a prove basate sull’abilità o sull’alea o su entrambe;
  • 25% altre tipologie di premi.

I premi e le riscossioni derivanti da bookmakers stranieri o casinò con licenze estere potrebbero non avere l’applicazione della ritenuta d’acconto. Come abbiamo detto per Jackmillions, all’interno delle schede termini e condizioni i singoli portali possono riferire delle note specifiche e comunque ricordate che questi soldi vengono considerati dall’Agenzia delle entrate comunque tassabili anche nella sezione redditi diversi.

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