Alonso e Hamilton: la rivalità che infiamma Singapore

Il Corriere della Sera riporta un episodio di forte contrasto tra due grandi nomi della Formula Uno: Fernando Alonso e Lewis Hamilton. La loro rivalità, iniziata nel 2007 alla McLaren, continua a scaldare il pubblico anche diciotto anni dopo. Il Gran Premio di Singapore ha visto emergere tensioni, sfottò e colpi di scena che hanno riportato in primo piano una delle storie più iconiche del motorsport.

Fernando Alonso, due volte campione del mondo, e Lewis Hamilton, pluricampione e veterano della F1, hanno acceso nuovamente i riflettori sul loro storico conflitto. Entrambi oggi sono piloti esperti, rispettivamente di 44 e 40 anni, ma durante il Gran Premio hanno dimostrato come la competitività resti intensa. Nell’ultimo giro, Alonso stava recuperando posizioni quando Hamilton, alla guida della Ferrari, ha avuto problemi ai freni. Ne è nato un serrato testa a testa, vinto dall’inglese per soli quattro decimi, ma subito seguito da una penalità di cinque secondi per aver oltrepassato i limiti della pista.

Alonso, furioso, ha espresso via radio il suo disappunto: ha denunciato il mancato rispetto per le regole e la sicurezza, ricordando episodi passati in cui era stato quasi squalificato per problemi minori. Hamilton ha risposto con sarcasmo sui social, pubblicando un clip della serie “Six Feet Under” con la didascalia “18 anni di…”, rimarcando così la lunga e turbolenta storia tra i due.

Russell domina, McLaren festeggia

La gara ha visto la Mercedes risorgere grazie a George Russell, protagonista di una prestazione impeccabile. L’inglese ha imposto un ritmo costante e controllato, lasciando dietro di sé Max Verstappen, che ha faticato a tenere il passo. La McLaren, invece, ha confermato la propria solidità, conquistando il secondo titolo costruttori consecutivo grazie a Lando Norris e Oscar Piastri, protagonisti di una gara aggressiva ma gestita con intelligenza.

Nonostante il caldo e l’umidità di Singapore, la Mercedes ha sorpreso per competitività, mentre la Ferrari ha continuato a mostrare limiti tecnici e strategici, confermando un periodo difficile che si protrae da diverse gare.

Le difficoltà della Ferrari

Charles Leclerc ha iniziato bene, guadagnando posizioni allo start, ma è stato rallentato dalla gestione delle gomme. È stato sorpassato da Antonelli e poi da Hamilton, che ha tentato un pit-stop supplementare per recuperare posizioni. Nel finale, l’inglese ha accusato problemi ai freni, scivolando dall’iniziale settimo all’ottavo posto. Alonso ha chiuso appena dietro, dimostrando comunque determinazione e capacità di lottare fino all’ultimo metro.

Carlos Sainz, partito dalla pit-lane a causa della squalifica di due Williams, ha conquistato un importante decimo posto, portando un punto di orgoglio in una stagione complessa per la Ferrari, il cui ultimo podio risale al Gran Premio del Belgio. La scuderia italiana perde terreno in classifica costruttori: Mercedes è avanti di 29 punti, mentre Red Bull è a soli sei punti di distanza.

Duelli e strategie

La gara è stata animata da numerosi duelli interni e strategie aggressive. Norris ha provato più volte a sorpassare Verstappen, senza riuscirci, mentre Piastri ha conteso il terzo posto al compagno di squadra. Leclerc, inizialmente tra i primi cinque, ha ceduto terreno per problemi di gomme e pressione degli avversari, tra cui Antonelli e Hamilton. Russell ha invece gestito il vantaggio con maestria, passando facilmente tra i doppiati e consolidando la leadership della Mercedes.

La differenza tra i team è stata evidente: la McLaren ha mostrato strategia perfetta e gestione ottimale delle gomme, permettendo a Norris e Piastri di lottare nelle prime posizioni. La Ferrari ha sofferto, non solo per i problemi meccanici di Hamilton, ma anche per la gestione generale della gara. La Red Bull di Verstappen ha mantenuto la seconda posizione, ma senza possibilità concreta di contrastare Russell.

La rivalità tra Alonso e Hamilton

Oltre alla competizione tecnica, la gara ha evidenziato il lato mediatico e umano della Formula 1. La tensione tra Alonso e Hamilton ha catturato l’attenzione dei tifosi, richiamando episodi del 2007, quando la lotta interna alla McLaren favorì il titolo mondiale di Kimi Raikkonen. La rivalità è diventata parte della narrazione sportiva, tra sfottò, dichiarazioni via radio e social e un confronto costante che dura ormai quasi due decenni.

Anche piloti esperti mantengono la stessa aggressività e competitività dei giovani, alimentando discussioni tra tifosi e addetti ai lavori, e generando curiosità su fenomeni collaterali come le scommesse online motori legato al mondo della Formula Uno – come mostrato sul sito ufficiale di Betovo.

Il Gran Premio di Singapore

Il Gran Premio ha offerto spettacolo e colpi di scena: Russell ha dominato con costanza, Norris e Piastri hanno consolidato il successo della McLaren, Verstappen ha faticato a contrastare il leader, e la Ferrari ha confermato le difficoltà con Hamilton e Leclerc incapaci di reagire. Alonso, pur lontano dai primi posti, ha mostrato grinta e voglia di lottare.

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